Esami per Tecnici Manutentori Antincendio: l’esperienza di coordinamento tra ISQ e FiSA

Nel processo di attuazione del D.M. 1° settembre 2021, FiSA – Fire Security Association ha svolto un ruolo di primo piano nel promuovere un sistema di qualificazione dei Tecnici Manutentori Antincendio, fondato sul dialogo costruttivo e sulla trasparenza tra tutte le parti coinvolte. Una delle prime esperienze significative monitorate da FiSA è quella sviluppata in Emilia-Romagna da ISQ – Istituto Sicurezza Qualità, in collaborazione con la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco.

ISQ e il modello organizzativo in Emilia-Romagna

Grazie al coordinamento operativo tra ISQ e FiSA, sono state avviate con successo le sessioni d’esame a Modena, Reggio Emilia e Savignano sul Rubicone (FC). Tre le strutture formative coinvolte, numerosi i candidati partecipanti, con un obiettivo preciso: garantire una valutazione conforme agli standard nazionali.

FiSA ha seguito da vicino ogni fase del processo, favorendo il coordinamento tra formazione, logistica e le esigenze della Commissione dei Vigili del Fuoco. Ha inoltre verificato la piena coerenza delle prove teorico-pratiche con il modello nazionale condiviso, assicurandosi che le modalità adottate da ISQ rispettassero i criteri di imparzialità, trasparenza e qualità previsti dalla normativa.

La Direzione Regionale VV.F. e il dialogo con FiSA

Fondamentale il contributo della Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco Emilia-Romagna, che ha operato in stretta sinergia con ISQ, valorizzando il ruolo delle Sedi di Esame e attivando un canale diretto di confronto operativo. In questo contesto, FiSA ha agito come osservatore attivo e facilitatore, promuovendo il dialogo tra le esigenze dei professionisti del settore e le indicazioni degli Enti.

Numeri, risultati e prospettive

Tra marzo e maggio 2025, 118 tecnici manutentori hanno sostenuto l’esame con ISQ in Emilia-Romagna, raggiungendo un risultato straordinario: il 100% dei candidati ha superato con successo le prove. Un dato che testimonia l’efficacia di un modello organizzativo strutturato e ben coordinato. Di seguito, il dettaglio per presidio:

  • 28 tecnici per il P.1 – Estintori d’incendio portatili e carrellati
  • 30 tecnici per il P.2 – Reti idranti antincendio
  • 30 tecnici per il P.3 – Porte resistenti al fuoco (porte tagliafuoco)
  • 15 tecnici per il P.5 – Impianti di rivelazione e allarme incendio
  • 15 tecnici per il P.7 – Sistemi di spegnimento ad estinguente gassoso

L’esperienza condotta da ISQ in Emilia-Romagna rappresenta per FiSA un modello di riferimento virtuoso, da cui trarre indicazioni operative replicabili e da condividere con gli associati e le istituzioni di settore.

Uno sguardo al futuro

FiSA intende proseguire su questa strada, rafforzando il dialogo tra Centri di Formazione, Sedi d’Esame, Vigili del Fuoco e imprese del settore antincendio. L’obiettivo è valorizzare le buone pratiche, come quella realizzata da ISQ, e metterle a sistema, contribuendo alla costruzione di un modello nazionale sempre più solido, omogeneo e riconosciuto.